Il Laboratorio di Archeologia rappresenta una delle sedi più significative per lo sviluppo dell’attività didattica e di ricerca archeologica. Infatti negli ambienti che costituiscono il laboratorio si svolgono ogni anno corsi di elaborazione grafica di materiale archeologico che vede la partecipazione in gruppo di studenti non solo laureandi in materie antichistiche.

L’acquisizione delle tecniche del disegno è uno dei mezzi insostituibili per un corretto studio di ogni classe di materiale e quindi è estremamente importante che possa essere offerto un insegnamento qualificato. Inoltre il Laboratorio è il luogo dove si tengono durante l’anno accademico seminari teorico pratici relativi allo studio dei reperti ceramici vitrei e metallici provenienti dagli scavi dell’Università, previo il lavaggio e la catalogazione dei singoli esemplari.

Infine la conservazione nei locali del laboratorio della documentazione grafica, fotografica ed informatizzata relativa alle attività di scavo e ricerca dei docenti contribuisce a qualificare il laboratorio come un centro di didattica e di ricerca.

Le attività di ricerca dell’Area di Archeologia affrontano molte tematiche che vanno dallo studio degli insediamenti e delle produzioni pre e protostoriche in Italia e in Medioriente, alle indagini sugli abitati rurali d’età romana, all’epigrafia, fino allo scavo e allo studio di aree urbane o alle ricerche sui castelli e sui villaggi medievali.

Centrali nelle attività di molti progetti sono poi i temi metodologici e l’applicazione di nuove metodologie.

Obiettivi

Negli ultimi anni l’attività di ricerca del nostro ateneo in campo archeologico è cresciuta notevolmente, tanto in termini di progetti sviluppati, quanto per il livello scientifico degli stessi.

Un grande sviluppo è stato dato in particolare dall’apertura della Laurea Magistrale Interateneo con Trento, Ferrara e Modena e del dottorato internazionale in Arte e Archeologia con Ghent University. La laurea ha reso infatti assolutamente necessarie le attività di scavo e di ricerca archeologica sul campo finalizzata alla formazione degli studenti, divenendo una parte qualificante e complementare rispetto alla didattica frontale.

Una delle attività in cui il Laboratorio è impegnato maggiormente è legato alla Didattica di Archeologia

Linee di Ricerca

Attualmente sono in corso i seguenti progetti di ricerca:

1. “Oltre il confine” è un progetto volto alla riscoperta ed alla valorizzazione del patrimonio archeologico delle terre alte del comune di Recoaro Terme (VI). Al confine tra Veneto e Trentino, queste aree hanno da secoli una vocazione pastorale e mineraria, che ha lasciato sul territorio testimonianze materiali non facili da riconoscere, ma molto informative.

2. Progetto “Agno-Leogra” si attua nel distretto minerario Schio-Recoaro. L’area di intervento è una dorsale collinare e montana delle Prealpi venete, che a partire dall’età del Bronzo recente e finale e per tutta l’età del Ferro sembra delinearsi come terra di confine tra sfere culturali ed ideologiche distinte.

3. Progetto “Aquileia – mura e mercati tardoantichi” affronta lo studio di un complesso pubblico ubicato immediatamente a sud della basilica e quindi di cruciale importanza per comprendere l’urbanistica e l’economia di Aquileia fra IV e V secolo d.C. Si tratta in particolare di piazze di mercato con portici e botteghe, di un muro di cinta della città e di un’altra struttura muraria caratterizzata da alcune aperture con rampe di risalita verso le piazze, con buona probabilità connesse ad approdi sul fiume e funzionali al rifornimento delle aree di vendita.

4. Progetto “GaVe – Indagini archeologiche a Gazzo Veronese” interessa il territorio della bassa pianura veronese. In particolare, le ricerche si sono concentrate sulla strada romana che attraversava il territorio (via Claudia Augusta) che dal Po portava ad Augusta Vindelicorum. Successivamente le ricerche si sono rivolte alle due aree funerarie individuate in loc. Ronchetrin lungo il tracciato.

5. Il Progetto “Leno” riguarda il monastero di San Benedetto/San Salvatore di Leno che venne fondato tra il 756 e il 758 dal re Desiderio, ultimo re dei Longobardi, come monastero maschile nell’ambito di una serie di iniziative di rafforzamento del proprio ruolo politico. L’obiettivo delle indagini è stato quello di studiare l’area più settentrionale del monastero, dove si trovavano attività artigianali/produttive e che offre l’occasione di studiare aspetti alternativi alla vita religiosa del monastero: quelli economici, sociali e ambientali.

6. Sotto il profilo scientifico l’indagine sull’area di Piuro consente di analizzare le dinamiche insediative e ambientali di una valle alpina, caratterizzata da imponenti trasformazioni del proprio sistema paesaggistico, negli ultimi 2000 anni.

7. “In Veronensium mensa. Food and wine in ancient Verona” finanziato dalla Fondazione Cariverona fra i progetti di eccellenza 2019, ma ancora non avviato, causa emergenza sanitaria – il progetto vede coinvolti tutti i membri del Laboratorio di Archeologia (ArcheoLab) e ha l’obbiettivo di ricostruire la produzione e il consumo di cibo e vino a Verona e nel territorio veronese nell’antichità. Tale area risulta molto interessante per la continuità di mercato agroalimentare e centro vinicolo che Verona ha ancora oggi e per i contesti di scavo che può offrire, alcuni condotti dagli stessi protagonisti del progetto.

8. Progetto “Tarquinia” – dopo tre campagne di scavo sulla Civita di Tarquinia, dal 2019 sono in corso surveys di superficie in concessione ministeriale. Finora sono stati indagati 20 ettari dell’area centrale della città etrusca e romana di Tarquinia, individuando strutture pubbliche molto importanti, fra le quali il foro, e si prevedono campagne annuali per coprire almeno tutto il Pian della Regina.

Internazionalizazione

Parte integrante dell’attività del Laboratorio di Archeologia (ArcheoLab) è rivolta anche allo sviluppo internazionale della ricerca e della didattica.

– Con questo intento infatti e in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, L’Università di Innsbruck e il Römisch-Germanisches Zentralmuseum Mainz ha promosso l’organizzazione di una Summer School Internazionale sulla ceramica romana nell’Adriatico. Una prima edizione della Summer School si è tenuta con successo nel 2018. In questa occasione studenti, specializzandi, dottorandi e studiosi provenienti da varie università italiane e dall’estero hanno partecipato a lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. La Summer School ha offerto ai suoi iscritti una panoramica completa dei più moderni approcci allo studio archeologico dei reperti ceramici, favorendo costantemente la partecipazione, il confronto e il dialogo e ponendo le basi per future collaborazioni tra studiosi del mondo antico.

– Sempre nell’ambito dello sviluppo internazionale della ricerca il Laboratorio di Archeologia ha aderito alla realizzazione del Progetto AdriAtlas che ha come obiettivo la creazione di un atlante storico-archeologico del comprensorio adriatico, insieme a diverse istituzioni nazionali e internazionali.

– Per l’anno prossimo si intende avviare un progetto internazionale di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Culture e Civiltà, Istituto Archeologico dell’Accademia di Scienze Bulgare e il Museo Storico di Sredets (Bulgaria). Il progetto provvederà anche la stipula di un accordo quadro internazionale con lo scopo di avviare prospezioni geofisiche e indagini archeologiche nel territorio dell’antica città romana di Deultum, situata nella Bulgaria sud-orientale.

Convenzioni

  • Protocollo d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività culturali e del turismo per la realizzazione di una Carta Archeologica Informatizzata del territorio di Rubiera (RE) – responsabile P. Basso;
  • Protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e Università di Bologna – responsabile F. Saggioro;
  • Convenzione per l’istituzione del ‘Centro internazionale di studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Adriatico – CISA’ – responsabile P. Basso;
  • Accordo di collaborazione scientifica con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del turismo, Polo Museale del Friuli Venezia Giulia – responsabile D. Dobreva;
  • Protocollo d’intesa con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Verona– responsabile P. Basso;
  • Protocollo d’intesa con Università di Bologna, CAI Emilia Romagna, CAI Sezione di Reggio Emilia e Comune di Canossa – responsabile F. Saggioro;
  • Accordo di collaborazione scientifica nell’ambito del dottorato di ricerca in Arti e Archeologia con la fondazione Biennale di Venezia – responsabile A. Mastrocinque;
  • Accordo di collaborazione scientifica con L’Universität Innsbruck e il Römisch-Germanisches Zentralmuseum, Leibniz-Forschungsinstitut für Archäolgie – responsabile D. Dobreva;
  • Protocollo d’intesa con il Comune di Recoaro Terme – responsabile M. Migliavacca;
  • Contratto di servizio tecnico scientifico con il Comune di Trissino (VI);
  • Protocollo d’intesa Torrebelviccino (VI) – responsabile M. Migliavacca;
  • Accordo quadro con il Museo Civico con il Museo Civico di Storia Naturale di Verona;
  • Accordo quadro con la Fondazione Fioroni – Centro ambientale-archeologico Pianura di Legnago (VR) – Museo civico – responsabile M. Migliavacca.

Nelle attività di terza missione si segnalano anche i protocolli d’intesa per la collaborazione in attività istituzionale con il Liceo Statale “G. Cotta” Legnago (Vr), Comune di Gazzo Veronese, con il Liceo Statale di Vittorio Veneto, di Conegliano, e di Villafranca nell’ambito dei progetti che riguardano l’alternanza scuola lavoro – responsabile P. Basso.

Lavori finanziati conclusi

Nel passato sono stati finanziati e conclusi i seguenti scavi di ricerca:

Progetti in corso

Sono attivate per il 2022 le seguenti aree di scavo:

  • Aquileia (archeologia classica);
  • Negrar (archeologia classica);
  • Tarquinia ( archeologia classica);
  • Monte Palazzo (archeologia preistorica e protostorica);
  • Malga Fraselle (archeologia preistorica e protostorica);
  • Piacenza (archeologia medievale);
  • Castelvecchio, San Martino in Aquaro ( archeologia medievale) – vedi le pagine social dedicate: Facebook e Instagram
  • Toano e Montebaranzone (archeologia medievale) – vedi le pagine social dedicate: Facebook e Instagram
  • Leno (archeologia medievale);
  • Piuro (archeologie medievale) – vedi le pagine social dedicate: Facebook e Instagram

Progetti futuri

Componenti

dott.ssa Diana Sergeeva Dobreva (Referente): dianasergeeva@univr.it – Archeologia Classica;

prof.ssa Patrizia Basso: patrizia.basso@univr.it – Archeologia classica;

prof. Fabio Saggioro: fabio.saggioro@univr.it – Archeologia medievale;

dott.ssa Mara Gioia Migliavacca: maragioia.migliavacca@univr.it – Preistoria e Protostoria;

dott. Nicola Mancassola: nicola.mancassola@univr.it – Metodologia della ricerca archeologica;

dott. Riccardo Bertolazzi:riccardo.bertolazzi@univr.it – Storia romana;

dott. Luigi Turri: luigi.turri@univr.it – Storia del Vicino Oriente Antico.

Attrezzature

Il laboratorio dispone di:

  • un GPS Topcon GRS-1;
  • n.3 stazioni totali (Leica, Trimble, Stonex);
  • un Gradiometro FM-256 Geoscan Research;
  • un Magnetometro GEM System;
  • un microscopio portatile;
  • Microscopio Leica S9i
  • Drone Mavic 2 pro;
  • Drone Mavic 2 Entrerprice con termocamera;
  • Drone Mavic Mini 2.
 

Luogo e orario di apertura

Il Laboratorio dei materiali è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00, presso il piano interrato del Palazzo di Lettere, previo accordo con i docenti referenti e il tecnico di Archeolab. Per altre necessità si riceve su appuntamento tramite mail.

Attività conto terzi

Il Laboratorio svolge attività conto terzi svolgendo prospezioni di tipo archeologico.

Inoltre è in grado di fornire servizi nel settore dell’Archeologia Preventiva. Dal 2011 ha svolto attività di consulenza per Studi Tecnici, Società Edili, Enti Pubblici e Società Private.

Dispone di attrezzature per la diagnostica e il rilievo archeologico di superficie (GPS, Total Station) e per approfondimenti geofisici integrativi o prescavo (con gradiometro e magnetometro). Presso l’Archeolab inoltre sono presenti attrezzature e software per la valutazione telerilevata dei territori attraverso i quali si possono processare dati fotografici, riprese multispettrali satellitari e riprese Radar/LiDAR. Per informazioni: fabio.saggioro@univr.it.

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