Il Laboratorio di Studi Medievali e Danteschi (LaMeDan) è un laboratorio specializzato nello studio e la digitalizzazione dei beni librari e documentari di interesse storico artistico. Offre competenze avanzate per un approccio integrato alla catalogazione e all’analisi sfruttando strumentazione all’avanguardia per la digitalizzazione secondo i più recenti standard (ISO/TS 19263, FADGI…) e competenze storico-artistiche. L’utilizzo di strumenti di diagnostica chimico-fisica, a disposizione del laboratorio, permette di analizzare i materiali e , in alcuni casi, leggere testi non più leggibili. Il laboratorio, inoltre, sviluppa e mette a disposizione applicativi informatici per agevolare il lavoro degli studiosi e la fruizione e il riuso dei dati raccolti.

Collaborazioni principali

Archivio di Stato di Verona, San Fermo Maggiore, Pergamene, 264

Archivio di Stato di Verona

L’Archivio di Stato di Verona conserva gli archivi storici degli uffici periferici dello Stato, il cospicuo fondo degli Antichi Archivi Veronesi (che costituisce il nucleo più rilevante per il periodo di Antico regime) e diversi archivi di famiglie. La mole dei documenti può essere approssimativamente indicata in circa 85.000 buste, più di 85.000 pergamene (datate a partire dall’VIII secolo) e circa 2.700 mappe.

Particolare Giovanni Panteo, De thermis Caldieranis, Biblioteca Civica di Verona, ms 2072, inizi del XV secolo.

Biblioteca Civica di Verona

La Biblioteca Civica di Verona,  conserva una raccolta di testi a stampa e un fondo di circa 3.500 manoscritti, formatosi attraverso l’aggregazione di biblioteche di enti soppressi, oltreché per acquisti e lasciti. Al suo interno era presente anche la sezione degli Antichi Archivi Veronesi, poi trasferita all’Archivio di Stato. Assieme a quest’ultimo costituisce il principale istituto di conservazione della memoria storica della città di Verona.

Acquisizione di un manoscritto della biblioteca Capitolare di Verona

Biblioteca Capitolare di Verona

La Biblioteca Capitolare di Verona è una delle più antiche biblioteche al mondo ancora oggi funzionanti. Le sue stanze ospitano circa 350 manoscritti medioevali e numerose cinquecentine. Al suo interno è inoltre presente l’Archivio del Capitolo dei Canonici che conserva oltre 11.000 pergamene, molte delle quali ormai illeggibili a causa dei danni subiti durante l’esondazione dell’Adige del 1882.

Obiettivi

Il LaMeDan si prefigge i seguenti scopi:

  1. mettere a disposizione degli studiosi i dati e i materiali che verranno raccolti, schedati e archiviati durante i progetti di ricerca, anche attraverso la realizzazione di appositi siti web;
  2. sviluppare metodologie di analisi e digitalizzazione dei beni librari per una loro efficace conservazione e valorizzazione;
  3. costituire un centro di raccolta di fondi e sussidi bibliografici di interesse specifico per consentire la diffusione del sapere negli specifici ambiti legati ai progetti di ricerca;
  4. costituire un centro di raccolta, riordino e catalogazione di materiali, schede d’archivio, microfilm, repertori fotografici, riproduzioni digitali, messi a disposizione da studiosi e da privati che vogliano valorizzare e promuovere la propria esperienza di ricerca;
  5. promuovere attività seminariale e di didattica di base per gli studenti a partire dai primi anni della loro carriera universitaria; promuovere l’attivazione di master focalizzati sugli obiettivi delle tre LM del Dipartimento Cu.Ci.;
  6. promuovere iniziative di divulgazione e promozione delle attività del laboratorio in ottica di terza missione (illustrazione e promozione del sito web e delle sue potenzialità negli istituti superiori; realizzazione di attività seminariali per gli studenti di Liceo; attività di aggiornamento e formazione per i docenti delle scuole superiori).

Convenzioni

Il 19 marzo 2019 è stata stipulata una Convenzione tra l’Ateneo veronese e la stessa Biblioteca Capitolare. La Convenzione ha una durata prevista di cinque anni ma contiene una clausola che consente alle due istituzioni di procedere di comune accordo al rinnovo. Essa prevede l’attivazione del laboratorio presso la Capitolare, con il provvisorio trasferimento in sede della strumentazione del LaMeDan.

Didattica

Le attività svolte dal laboratorio consentono non solo uno studio approfondito con strumenti all’avanguardia dei testi e dei beni culturali ma permettono di formare gli studenti su gli aspetti tecnici professionalizzanti legati alla digitalizzazione. Le attività didattiche si possono articolare nello studio dei testi, avvalendosi di strumenti tecnologici avanzati,  dei processi di digitalizzazione e della tecnica e stato conservativo dei beni.

Progetti in corso

L’attuale attività di ricerca del LaMeDan si dispiega lungo tre linee principali:

  1. Lo studio e la catalogazione del patrimonio manoscritto della Capitolare, intendendo con esso non solo i manoscritti della Biblioteca ma anche la documentazione dell’Archivio.
  2. La diagnostica di codici e pergamene e la loro digitalizzazione ad altissima definizione.
  3. La realizzazione di un catalogo elettronico e di una banca dati open access che permetta di fruire sia delle descrizioni di codici e pergamene d’archivio sia delle loro riproduzioni digitali.

Le necessità della ricerca hanno condotto anche a un accordo con il Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona al fine di condividere le competenze relative agli aspetti diagnostici e di tutela del cultural heritage e quelle relative alla archiviazione e alla pubblicazione dei metadati.

Progetti, collaborazioni ed internazionalizzazione

Con il Dipartimento di Informatica è stato attivato un accordo di collaborazione che vede coinvolta a pieno titolo come componente del Laboratorio la prof.ssa Claudia Daffara e il tecnologo del dipartimento dott. Giacomo Marchioro per condividere le competenze relative agli aspetti diagnostici e di tutela del cultural heritage. La collaborazione si estende al sistema bibliotecario dell’Università di Verona in relazione alla archiviazione e alla pubblicazione dei metadati nella persona del dott. Andrea Brugnoli.

Per la realizzazione del progetto riguardante la Biblioteca Capitolare l’Ateneo ha messo a disposizione risorse finanziarie che hanno consentito l’acquisto di strumentazione di alta precisione e attrezzatura di corredo, nonché hardware, software  e supporti per l’archiviazione.

Il LaMeDan supporta l’organizzazione della “Verona International Summer School in Medieval Manuscripts”,  che ha visto coinvolti più di cinquanta tra studenti internazionali e docenti di università straniere tra cui Cambridge.

Componenti

Paolo Pellegrini PO di Filologia della letteratura italiana. Coordinatore

Massimiliano Bassetti PA di Paleografia.

Fabio Coden PA di Storia dell’arte medievale.

Claudia Daffara PA di Fisica applicata a beni culturali.

Paolo de Paolis PO di Letteratura Latina.

Edoardo Ferrarini PA di Letteratura latina medievale e umanistica.

Tiziana Franco PO di Storia dell’arte medievale.

Maria Clara Rossi PA di Storia del cristianesimo e delle chiese.

Paolo Scattolin PA di Lingua e letteratura greca

Arnaldo Soldani PO di Linguistica italiana

Marco Stoffella RTI confermato di Storia medievale.

 

Attrezzature

Per la realizzazione del progetto l’Ateneo ha messo a disposizione risorse finanziarie che hanno consentito l’acquisto di strumentazione di ultima generazione. Attualmente la strumentazione acquisita dal LaMeDan consiste di:

  • Sistema multispettrale PhaseOne RAINBOW.
  • Spettrometri Zeiss per analisi in riflettanza  UV/Vis/NIR.
  • Opus Apollo IR Camera + Ottica Macro.
  • Camera FLIR X8500sc HD MWIR Science-Grade.
  • Nikon D810 (Lente Sigma 50mm f/1.4 DG HSM Art)
  • Target standard certificati FADGI.
  • Colorimetro X-RIte i1Pro3 per la gestione del colore.
  • Schermi wide-gamut (Eizo ColoreEdge CG2730, BenQ SW270-C8)
  • Flash Bowens Gemini 500/500R
  • Pannelli LED ad alta resa cromatica Kaiser PL 100D LED

Luogo e orario di apertura

Il Laboratorio consta di uno spazio per lo studio presso il secondo piano di Polo Zanotto – stanza 2.21.

Il Laboratorio presso la Biblioteca Capitolare è in fase di allestimento.

Terza missione

Il LaMeDan collabora attivamente con il comune di Verona. In particolare, per l’organizzazione dei 700 anni dalla morte di Dante. Collabora inoltre con altre istituzioni cittadine, in primis la Capitolare dove è presente il laboratorio ma anche con la biblioteca civica con cui è in corso una collaborazione per l’analisi multispettrale dei manoscritti.

La strumentazione acquisita dal Laboratorio si presta a fornire attività di consulenza, indagine e riproduzione di documentazione anche per conto terzi, secondo le modalità che, per quanto attiene ai materiali di proprietà della Capitolare saranno concordate sulla base del testo della convenzione.

Galleria immagini

Breve storia del LaMeDan

Il LaMeDan nasce da un progetto di ricerca (DascaBida: Dallo scriptorium carolingio alla biblioteca di Dante) finanziato dall’Ateneo di Verona, che aveva come obiettivo principale lo studio e la digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona dal nucleo più antico all’epoca di Dante Alighieri. Il progetto prevedeva la cooperazione di un gruppo docenti del Dipartimento di Culture e Civiltà afferenti a diversi SSD ma tutti coinvolti nello studio e nella trasmissione del patrimonio culturale antico e medievale a vari livelli. Dopo una prima fase di lavoro la quantità e qualità dei materiali da studiare ha portato a una ulteriore definizione del progetto suggerendo la realizzazione di un apposito laboratorio di digitalizzazione imaging multimodale multispettrale per i beni culturali che si focalizzasse sullo studio del patrimonio della Capitolare per un periodo di tempo più prolungato.