Obiettivo della ricerca, coordinata da Chiara Melloni e Maria Vender, è quello di studiare la competenza morfologica nella flessione e nella derivazione di bambini monolingui italiani con e senza diagnosi di dislessia evolutiva. È noto che, oltre alle evidenti problematiche nella letto-scrittura, la dislessia è caratterizzata anche da difficoltà linguistiche a vari livelli, come la competenza fonologica e quella morfosintattica. La nostra ricerca ha l’obiettivo di estendere questi risultati concentrandosi sulla competenza morfologica, ad oggi ancora poco studiata ma potenzialmente molto rilevante soprattutto a fini riabilitativi.
Abbiamo pertanto sviluppato un protocollo sperimentale volto a confrontare le abilità morfologiche (relative alla forma delle parole) di bambini con e senza diagnosi di dislessia evolutiva in alcuni compiti di creazione di parole inventate, sia nell’ambito della morfologia flessiva (come nella produzione di plurali; ad es. se il plurale della parola il gallo è i galli, il plurale della parola inventata il folo è i foli) che in quello della morfologia derivazionale (come nella creazione di nomi a partire da verbi; ad esempio, se la persona a cui piace pescare è un pescatore, la persona a cui piace gurmare può essere definita un gurmatore).
In linea con la letteratura che riporta difficoltà dei bambini dislessici nei test morfologici, abbiamo riscontrato anche in questo studio una differenza significativa: i bambini con diagnosi di dislessia, in particolare, sono stati significativamente meno accurati dei bambini a sviluppo tipico nell’applicazione delle regole morfologiche a parole inventate.
Si tratta di un risultato importante, fra i primi compiuti sui bambini italiani con dislessia. I dati raccolti permetteranno di raggiungere importanti obiettivi, fra i quali, la migliore conoscenza delle problematiche legate alla dislessia, lo sviluppo di nuovi metodi per l’identificazione del disturbo e l’implementazione di più efficaci strategie di intervento che possano aiutare ad alleviare le difficoltà dei bambini dislessici.